Nutrizione & Adolescenza
- Laura Canzi
- 17 mag 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Sto crescendo e voglio essere autonomo
Nell’età adolescenziale spesso i genitori trovano difficoltà nel gestire l’alimentazione dei propri figli poiché in questa fascia di età l’adolescente tende ad affermare la sua autonomia e spesso rifugge i consigli e le premure dei genitori.
In questo periodo infatti i figli manifestano il desiderio di autogestione e compaiono anche i primi conflitti con il proprio corpo che cambia improvvisamente e la preoccupazione per la propria immagine corporea e per il peso.
Diete Fai Da Te e benessere psico-fisico
Le prime insicurezze tipiche di questa età possono spingere l’adolescente verso un utilizzo di "diete fai da te" sbilanciate che possono provocare carenze e/o eccessi di nutrienti determinando delle conseguenze importanti sullo sviluppo e sul benessere psico-fisico.
Pertanto l’adolescente, sia per le maggiori esigenze nutrizionali legate alla pubertà sia per le scelte alimentari autonome spesso legate alla ricerca di un’immagine corporea ideale ma purtroppo errata, sono più soggetti a squilibri dietetici.
Un’anamnesi alimentare accurata e l’impostazione di un modello alimentare adeguato possono prevenire e correggere le condotte alimentari sbagliate prevenire le ripercussioni importanti che queste possono avere sulla salute e sullo sviluppo psico-fisco dell’adolescente.
La performance del giovane atleta si realizza anche a tavola
Nel caso in cui l’adolescente pratica uno sport agonistico con allenamenti giornalieri e competizioni frequenti un adeguato supporto nutrizionale può favorire la miglior espressione delle capacità psicofisiche del giovane atleta.
I fabbisogni nutrizionali dell’adolescente sportivo sono maggiori rispetto alla media. Una carenza nutrizionale di macro e micronutrienti (proteine, grassi buoni, carboidrati, sali minerali, vitamine e acqua) riduce il rendimento fisico e compromette un armonico sviluppo dell’atleta adolescente.
Ad esempio una perdita idrica del 5% del peso corporeo dell’atleta riduce la capacità di lavoro del muscolo del 20-30%!!!.
Pertanto diventa di estrema importanza anche in questo caso l'aiuto del Nutrizionista per garantire un’adeguatezza nutrizionale per il giovane atleta.
Dott.ssa Laura Canzi PhD
Biologa Nutrizionista
Esperta in Nutrizione e Dietetica Umana
Dottore di Ricerca in Medicina Molecolare e Traslazionale

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